Sguardo meticcio

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Immagine di copertina dello spettacolo Sguardo meticcio

Un viaggio teatrale che intreccia musica, danza e narrazione per raccontare le migrazioni attraverso gli occhi di Samadou Traore, un ragazzo minorenne, che giunge in Italia dal Mali, e le canzoni del concept-album “Da questa parte del mare” di Gian Maria Testa.

Lo spettacolo racconta la storia di Samadou, un giovane migrante minorenne che dialoga con un poliziotto di giorno e, di notte, in modo immaginario, con la madre rimasta in patria. Attraverso la narrazione, Samadou diventa il simbolo dei tanti minori non accompagnati che affrontano viaggi pericolosi verso un futuro incerto e si presentano alle frontiere dell’Europa e dell’Occidente.
Il filo rosso che lega le varie parti dello spettacolo non è stavolta un testo letterario e narrativo ma i versi del cantautore piemontese, a volte cantati altre recitati che accompagnano e arricchiscono la narrazione, creando un parallelismo tra i migranti di oggi e gli italiani emigrati alla fine dell’Ottocento.

“Sguardo Meticcio” è il terzo spettacolo di Sanguemisto, un progetto nato nel 2018 durante l’Estate Fiorentina. È dedicato ai migranti e si ispira al concept-album “Da questa parte del mare” di Gian Maria Testa, per il quale ha ricevuto il Premio Tenco nel 2007.
Il titolo dello spettacolo, “Sguardo Meticcio”, richiama la necessità di guardare il fenomeno delle migrazioni con una prospettiva aperta e inclusiva, contrapposta a uno “sguardo povero e impaurito”, citato dallo stesso Testa.

Locandina dello spettacolo Sguardo meticcio

“Sguardo Meticcio” è un invito a comprendere e celebrare le migrazioni come una ricchezza umana e culturale. Attraverso musica, parole e danza, lo spettacolo lascia un messaggio di bellezza e coraggio: “La bellezza esiste e non ha paura di niente.”

Stile e linguaggi

Lo spettacolo mescola teatro, danza contemporanea, musica dal vivo e video, in un intreccio unico e suggestivo. La musica assume un ruolo centrale, con brani di Gian Maria Testa, i Rolling Stones e Nick Cave, eseguiti dal vivo da un gruppo musicale che suona in scena dal vivo e dalla cantante Elisa Saveri che dà voce ai diversi contributi musicali..
Le coreografie e i movimenti scenici, curati da Ornella Vitale e Hamdi Abdurahman Ahmed, arricchiscono ulteriormente lo spettacolo, creando un’esperienza visiva e emozionale coinvolgente.

Repliche e location

Debutto: 24 luglio 2018, Spiaggia sull’Arno, Firenze
Repliche: Al Giardino dell’Orticoltura e in altri luoghi, con collaborazioni significative come quella con il Teatro L’Affratellamento e la Parrocchia di Santa Maria a Ricorboli.

Credits

Regia: Rodolfo Vezzosi
Drammaturgia: Anna Polin
Musica: Percussioni: Paolo Casu; Tastiere: Antonio Muti; Chitarra e Canto: Paolo Rafanelli;
Canto: Elisa Saveri
Voce: Anna Polin, Rodolfo Vezzosi, Yuri Vezzosi
Danza: Giovanna Vitale, Hamdi Abdurahman Ahmed
Fonico e Tecnico-Luci: Filippo Belperio
Video: Gregorio Poli